Oggi cercheremo di fare un po' di chiarezza su un infortunio molto frequente fra gli sportivi ma non solo: le lesioni muscolari.
A chi non è capitato di sentir parlare di strappi, contratture e stiramenti? Se ne sente parlare in tv, in bar, alla pizzata con gli amici, ed ognuno ha sentito o conosce qualche "magheggio" per guarire prima o racconta di qualcuno che è tornato in attività il giorno dopo l'infortunio, un po' come la famosa canzone "mio cugino" del grande Elio. :)
Faccio una premessa molto importante: questo post non sarà ne uno spot per pubblicizzare questa o quella tecnologia/pratica, ne un trattato scientifico, ma esclusivamente il racconto delle mia esperienza professionale, cioè come si affrontano queste patologie all'Equipe e negli staff medici nei quali ho ed ho avuto il piacere di lavorare.
Per la comprensione ci faremo aiutare dal mitico "Holly" del cartone animato "Holly e Benji", perfino uno sfegatato di rugby come me lo ha visto e rivisto da bambino.
Come ricorderete Holly era un giovane calciatore molto talentuoso ma che aveva anche grandi doti atletiche, i campi di gioco in quel cartone erano infiniti (un coast to coast poteva durare mezza puntata!) e spesso addirittura in salita (la porta saliva dall'orizzonte come un miraggio..).
uno dei campi di gioco di Holly e Benji
Ma prima facciamo un po' di chiarezza sui termini.
A seconda della gravità una lesione muscolare può prendere il nome di contrattura/elongazione, distrazione/stiramento, strappo/lacerazione (I, II o III grado). Va poi aggiunto e chiarito che le lesioni muscolari possono avvenire per cause dirette o indirette. Una bastonata, un calcio e un placcaggio su di una coscia possono provocare una lesione muscolare? Si, ed ecco le cause dirette! Un velocista che sta correndo i 100 metri e ad un tratto comincia a balzare per poi cadere a terra dolorante molto probabilmente si sarà procurato una lesione muscolare per causa indiretta.
Tutto chiaro? Ok, via.
Il nostro Holly durante una partita con la sua New Team è costretto agli straordinari per recuperare due goal di scarto contro la Muppet del rivale Mark Lenders. Deve correre, scattare, tirare, insomma si fa in tre. Durante il secondo tempo comincia ad avvertire "iniziale rigidità" ad un polpaccio, resiste e va avanti fino alla fine, portando la sua squadra alla vittoria. Già dopo la doccia il suo polpaccio aumenta la tensione, ora è proprio rigido e dolente. Rialzarsi dopo la cena è difficile, ogni passo è una fitta, quasi tutto il muscolo è dolente.
Holly, con molta probabilità, si è procurato una contrattura/elongazione al polpaccio, curata bene lo farà tornare in attività in circa 7 giorni.
Holly e Mark!
Durante la semifinale del campionato nazionale contro la forte formazione della Shimada Benji è messo sotto pressione dall'attacco avversario, deve far sfoggio a tutta la sua classe per parare i forti tiri degli attaccanti. Un tiro in particolare lo costringe ad un tuffo estremo, allungandosi al massimo. Durante la preparazione al gesto però Benji avverte un dolore preciso sotto la coscia, la sensazione è che il muscolo "abbia tirato", istintivamente la coscia non spinge. Per fortuna la parata ha successo comunque, ma il giovane portiere comincia a toccarsi la coscia, prova ad allungarla, ma il dolore non cessa, anche camminando lo può sentire. Rimane per qualche minuto al suo posto, poi alza la mano verso la panchina e chiama il cambio: sente che se dovesse ancora eseguire un movimento esplosivo la coscia non lo permetterebbe.
Benji, con molta probabilità, si sarà procurato una distrazione/stiramento ai flessori della coscia, curata bene lo farà tornare in porta in 15/20 giorni.
Tuffo di Benji
Terzo ed ultimo episodio: ve la ricordate la temutissima " catapulta infernale" dei gemelli Derrik? Come scordarla... (chi non la conosce la può rivedere qui!) Durante una partita tra la New Team di Holly e Benji e la Hot Dog, i gemelli Derrik ne fanno la loro arma e la usano ben 3 volte. Nelle prime due occasioni segno, ma la terza volta qualcosa non va. Proprio quando James Derrik sta eseguendo il salto sospinto dal fratello Jason sente un dolore fortissimo al polpaccio, sembra una bastonata, una puntura con una ago molto grosso. Il dolore è talmente forte che il giovane cade non riuscendo in nessun modo ad eseguire il salto. A terra si lamenta, il dolore passa solo parzialmente, rialzato grazie all'aiuto del fratello viene subito sostituito ed a fatica esce dal campo, zoppicando vistosamente.
James, con molta probabilità, si sarà procurato uno strappo al polpaccio, curato bene lo farà tornare sui campi in 40/50 giorni.
la catapulta infernale
Saper riconoscere i sintomi è un fattore molto importante per ogni atleta, quelli descritti nei 3 casi sono i più classici, li conoscevate?
Holly, Benji ed i gemelli Derrik hanno la fortuna di giocare in Club molto organizzati dal punto di vista medico: infatti sia la New Team, sia la Hot Dog sono convenzionate con un Centro di Fisioterapia di Tokyo che sia chiama "チーム" (trovate la traduzione qui...) che fornisce loro i Fisioterapisti che si occupano di curare i giocatori prima, durante e dopo le partite (se serve).
Ma ora vediamo cosa fare in caso di lesione muscolare:
soccorso precoce
I primi 60 minuti dopo un infortunio sono noti come "golden hour", cioè minuti preziosi in cui spesso si decide la prognosi, cioè la lunghezza dell'infortunio. Se, ad esempio vi fate massaggiare pesantemente un muscolo stirato o andate alle Terme con un muscolo strappato poche ore prima, siete sicuri che il recupero si allungherà di almeno 15 giorni e la guarigione non è detto sarà di qualità.
bagno ghiacciato
Come curasi?
Per prima cosa fatevi curare da personale qualificato, sempre! Non fate di testa vostra, non prenotate ecografie, non applicate pozioni magiche, ma fatevi visitare da una Medico Traumatologo che insieme al Fisioterapista stilerà il programma di recupero. Esistono tecnologie, ormai alla portata di tutti, che accelerano i processi di guarigione del muscolo: nel Centro "チーム" dove si curano Holly e Benji ad esempio utilizzano la Tecar, la Rexon-Age, la Pronexibus, ecc.. trattamenti che garantiscono una buona guarigione anatomica dei muscoli e permettono di cominciare la fase di riatletizzazione (allenamenti differenziati) molto precocemente.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro, ringrazio gli amici Holly e Benji, e se avete domande non esitate a scrivermi!
Yarno Celeghin
Dottore Fisioterapista, Co- Direttore di EQUIPE
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