Lo avremo pensato tutti che quando usiamo lo smartphone non assumiamo una postura proprio corretta, a questo proposito alcuni ricercatori hanno dedicato i loro studi alla relazione tra i dolori al collo e l’uso dello smartphone.
Ci siamo presi la briga di spulciare nelle riviste scientifiche ed ecco qualche spunto interessante per non piegarci sui telefonini.
Partiamo da alcuni numeri.
Si stima che al mondo siano presenti 5,9 miliardi di smartphone attivi, quindi quasi uno a persona1.
E quanto tempo passiamo davanti a questi dispositivi?
Almeno 5 ore al giorno.
Impossibile direte voi, invece su 35000 utenti in tutto il mondo più di una persona su quattro (il 26% per la precisione) utilizza lo smartphone per ben 7 ore al giorno, il 21% delle persone passa allo smartphone dalle 5 alle 7 ore al giorno, Il 29% dalle 3 alle 5 ore, Il 20% da un’ora a 3 ore e solo il 4% meno di un’ora. Tutto ciò significa che circa la metà degli utenti utilizza lo smartphone per almeno 5 ore al giorno2.
Quindi possiamo dire che tu che stai leggendo questo articolo possiedi un telefonino e probabilmente ci passi davanti 4-5 ore al giorno tra messaggi, e-mail, news e social media.
E il tuo collo?
Quando siamo davanti al nostro device assumiamo una posizione scomoda con il collo flesso in avanti per lunghi periodi. Ma pensandoci attentamente ci rendiamo conto che non solo il nostro collo è coinvolto in questa posizione, ma anche spalle, braccia e mani.
Più il collo è flesso in avanti più la forza di gravità esercita un peso maggiore sul nostro rachide cervicale con un aumento del carico sulle vertebre, determinando la necessità di un’attivazione costante dei muscoli che sostengono il collo (rendendoli più facilmente affaticabili).
Il peso che agisce sul nostro rachide cervicale è stato calcolato in base alla flessione e ne risulta che a 0° agisce una forza di 5 kg, a 60° una forza di 27 kg.3 (vedi immagine)
I muscoli del collo e delle spalle si attivano in maniera diversa in base alla posizione della testa e alcuni ricercatori hanno scoperto che un capo posizionato tra gli 0° e 15° non stressa eccessivamente né la muscolatura del collo, né quella delle spalle, ritenendola la posizione ideale per la scrittura allo smartphone.4
Altri studi hanno evidenziato come sia meno gravoso per il nostro collo usare lo smartphone in piedi invece che seduti e con due mani invece che una.
Anche la zona polso-mano-dita non viene risparmiata dall’abuso di questi dispositivi determinando uno stress prevalentemente per il pollice, il polso ed il nervo mediano (attenzione al tunnel carpale!).5
Forse un po’ scontato, ma non meno importante, i dolori muscoloscheletrici (in generale) sono in diretta relazione con la quantità di ore passate allo smartphone. Una ricerca su giovani studenti universitari (media 21.3 anni) ha evidenziato una stretta relazione tra dolore e dipendenza da smartphone patologica.6
Con questo articolo di certo non vogliamo demonizzare questo strumento così utile e che ha fatto fare passi da gigante alla comunicazione, noi per primi lo usiamo come strumento per comunicare con voi, ma fatene buon uso.
E se proprio avrete un po’ di “cervicali digitali” vi aspettiamo in Equipe!
position of the head. Surgical technology international. 25: 277-279.
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