La colonna vertebrale nel bambino e nell’adolescente: quali segnali ci possono far sospettare un’alterazione della normale crescita?
Consigli per i genitori
La colonna vertebrale può essere considerata come l’elemento biomeccanico che collega il capo al bacino e agli arti inferiori.
Pertanto quando si analizza una colonna bisogna verificare se il difetto di allineamento della colonna è primitivo, cioè della colonna stessa, o se viceversa rispecchia un problema o del capo o del bacino/arti inferiori.
Ad esempio una alterazione della visione o dell’udito possono portare ad una inclinazione del capo e condizionare un mal allineamento della colonna: basti pensare al bambino ipovedente che tende a flettere il capo in avanti o al bambino con una visione migliore in un occhio rispetto all’altro che tende ad avvicinare l’occhio con cui vede meno alla superficie che deve esplorare. La correzione del disturbo visivo od uditivo, quando possibile, allinea il capo e di conseguenza la colonna
Oppure un difetto di un arto, come una diversità di lunghezza, può inclinare il bacino e di conseguenza disallineare la colonna. In questo caso basta porre un rialzo all’arto più corto per allineare la colonna.
Viceversa se la colonna è primitivamente alterata nella sua crescita bisogna trattarla a seconda della sua gravità ed età di insorgenza.
Quali sono allora i campanelli di allarme per un’alterata crescita della colonna?
1- Il bambino va osservato nelle varie posture spontanee che assume durante il giorno e verificato se presenta un’inclinazione della colonna dallo stesso lato (atteggiamento scoliotico), ad esempio quando colora o scrive, quando mangia, quando guarda la tivù ecc. Va verificato anche se il capo viene tenuto spesso in avanti rispetto al tronco, come quando usa il telefono o un videogioco, spesso campanello di allarme di un atteggiamento cifotico.
2- Quando il bambino è spogliato vanno osservate:
3- Se il bambino riferisce dolore alla colonna, molto raro in tenera età, più frequente in adolescenza o negli sportivi agonisti, va sempre portato a visita clinica e studiata la colonna con esami come ad esempio la radiografia
4- Da ultimo se i genitori, o parenti affini, hanno avuto un difetto di crescita della colonna in adolescenza, il bambino va sempre portato dallo specialista poiché vi è una famigliarità di trasmissione della deformità: non è ancora noto se vi sia un difetto genetico ma la scoliosi o la cifosi sono più frequenti in alcune famiglie e nel sesso femminile.
In conclusione il bambino va seguito durante la crescita dal proprio medico curante e vanno segnalati atteggiamenti asimmetrici o di flessione in avanti del capo e del tronco, se mantenuti a lungo durante le normali attività di gioco o di studio.
Al bisogno potrò visitare clinicamente il vostro bambino ed eventualmente indirizzarlo ad un trattamento riabilitativo specifico, eseguito da Fisioterapiste specializzate, disegnato sulle singole esigenze, sono infatti da evitarsi “corsi standard” predefiniti!
Dott.ssa Anna Marucco, Fisiatra dell'Età Evolutiva di Equipe.
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